LIBER INVOCATIONIS

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Il Liber Invocationis é un grimorio che riassume 5 testi occulti, uno francese, uno greco, uno in inglese, due in latino…l’autore si chiama DANTE MALAFOGLIA (lo vediamo nel riquadro qui sopra!). In tutto i libri conferiscono +16 ai miti e +11 ad occulto. La perdita di sanità, in tutto, si aggira sui 5-30 punti, a seconda di chi lo legge…se scazza o riesce nel tiro sanità…
Attraverso la rete (ed un compagno di avventure occultista!) sono riuscito a recuperare il testo che adesso è possibile visionare a questa pagina (attenzione al tiro sanitá!).

Piú sotto c’è la mappa dettagliata del negozio d’antiquariato di Dante Malavoglia, l’autore del libro.

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E qui sotto altre tre immagini. La scheda della Vega investigazioni e un personaggio molto particolare: Adam Spinoza.

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Chtulhu oggi, come ieri come domani. Una delle piú belle mitologie fantasy in assoluto!

PER LA SERIE: NON RIPOSANO IN PACE

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Una dell morti piu’ stupide del Richiamo di Cthulhu.

Anno intorno al 95 credo; giocatori Giulio Di Chiara, Grazzini Jury, Panda, Tommy Guzzo.

Avventura; Il Serpente e l’ Arcobaleno!!!!

Giocando a Chtulhu una delle cose piu’ divertenti che si impara e’ che i nostri personaggi non sono degli dei, con tutta probabilita’ o moriremo o diventeremo pazzi, e sebbene un fucile a canne mozze all’ inizio ci faccia sentire piu’ sicuri, ben presto si impara che a poco servira’ in futuro. Una cosa e’ certa, le situazioni che si riescono a creare nel richiamo di Chtulhu difficilmente vengono equiparate da altri GDR.

Avevamo fatto una avventura molto bella “l’ urlo della cattedrale”, i nostri personaggi erano un gruppo abbastanza affiatato e avevamo deciso di abbinare a ognuno dei nostri pg un attore famoso in modo da rendere piu’ tangibile l’ idea e avere come l’ impressione di girare un Film.

Nella suddetta avventura il dottore del Panda, raffigurante Kevin Costner, era deceduto contro un Ghast mentre la cattedrale prendeva fuoco (probabilmente l’ urlo della cattedrale non era altro che l’ urlo del Pg del Panda mentre veniva artigliato dal Ghast).

In seguito il corpo del personaggio del Panda era stato tratto eroicamente in salvo dal prode dott Ford, archeologo di azione utilizzato da Tommy Guzzo, raffigurato nel personaggio di Indiana Jones.

Il Dott Ford riusci’ a scendere agilmente da un traliccio mentre tutt’ intorno era in fiamme per caricarsi in spalla il corpo morto di Kevin Kostner, noi tutti abbiamo pensato che animo nobile avesse, solo dopo ci siamo accorti che l’ intenzione era di usarlo come Ariete per sfondare la porta della cattedrale Bloccata…… tra l’ altro azione di dubbia efficacia e di esito incerto!!!! (e qui nasce il dubbio che l’ Urlo nella cattedrale sia quello innalzato dal Dott Ford mentre si lanciava lla carica contro la porta insieme al mio Pg, tentando di sfondarla appunto con il povero Kevin Panda Kostner).

Il mio Personaggio dott Jackob Herbertstain (Jack Nicholson) riporto’ qualche ustione ma ormai era la sua sanita’ mentale ad essere compromessa e bisognosa di qualche cura, percio’ sebbene all fine ci salvammo nell’ avventura che segue, solo il dott Ford di Tommy Guzzo era un membro del vecchio gruppo.

Il Panda entro’ non ricordo con quale personaggio ma mi sembra fosse un tizio alla Rambo o giu’ di lí…. io, decisi di fare un investigatore privato inspirato a Dylan Dog; tra l’ altro si chiamava proprio cosi’.

Giungemmo in un Isola Haitii dove sembra vi fossero stati casi di avvistamento di Zombi; ovviamente la cosa non era possibile, ma tutti giuravano di avere visto persone morte e seppellite girare nuovamente per la terra…..

Appena arrivati conoscemmo una dottoressa molto bella incaricata di guidarci e aiutarci sull’ isola; la stessa aveva emesso il referto di morte a un paziente e ritrovato lo stesso 3 giorni dopo a vagare per il cimitero, e una persona molto importante, una specie di Sindaco dell’ Isola, persona influente ma simpatica e alla mano. Inoltre ci Illumino’ sulle leggende della magia Voodo’ affermando scherzosamente che lui stesso era capace di praticarla.

Venne cosi’ la sera e tutti davanti a un tavolino in piazza stavamo chiacchierando appunto dell’ isola e aspettando lo spettacolo dei danzatori di coltelli!!!! 6 uomini vestiti, per modo di dire, con il costume locale, danzavano Intorno a un pozzo agitando coltelli in splendide pirolette e movenze. Il Sindaco spiego’ il significato della danza e chiese alla dottoressa di ballare, dato che era molto brava. Quest’ ultima, sebbene un po’ timidamente, accetto’ e comincio’ a volteggiare in mezzo agli uomini cadendo come in uno stato di trance.

Il Sindaco spiego’ cosa stesse accadendo, il significato di quel ballo mistico e il perche’ lei fosse in quello stato, ma la sua spiegazione si interruppe quando noto’ poco lontano seduto un uomo di colore con la barba e dagli occhi agghiaccianti.

Tutti Noi lo notammo e il Sindaco ci spiego’ che quella persona oltre ad essere molto influente nell’ isola per i suoi traffici illetici, era anche un potente BOKOR, un mago di magia nera.

Ovviamente come da copione ognuno di noi prende la storia come una favola ma io inizio a tenerlo d’ occhio, fino a che lui non si accorge che lo sto osservando e mi Gela con lo sguardo………………… dopo di che sorride e incomincia a battere il cucchiaino suil bicchiere completamente fuori tempo rispetto al battito dei tamburi della danza, e mi accorgo che nello stesso momento sembra borbottare di continuo qualcosa!!!!

Sono l’ unico ad accorgermi di questo, e cadendomi l’ occhio sui ballerini noto che a turno si mettono le mani alla testa e i loro occhi divengono assenti, la dottoressa invece continua a ballare nel suo trance…………….. la danza dei ballerini e’ diversa adesso, sebbene continuino a danzare palesemente si stanno avvicinando alla dottoressa facendo volteggiare pericolosamente i coltelli, una prima sferzata la manca una seconda le taglia una parte della camicia scoprendole un seno!!!

Tutti lí presi come imbecilli (la sfortuna dei dadi nessuno riesce ad accorgersi di niente) mi vedo l’ unico a entrare in azione buttandomi nel mezzo per cercare di salvare la dottoressa da quella situazione!!

e qui inizia il bello………………..

Il mio personaggio aveva alzato la percentuale di calcio dato che di bkg avevo intenzione di fargli conoscere un po’ di Karate (83%), percio’ con sicurezza parto con un bel calcio laterale al mento su uno dei ballerini. TIRO 97, manco clamorosamente il bersaglio ANDANDO BEN SOPRA LA SUA TESTA e mi ritrovo a tirare su la gamba tipo Heather Parisi; la gente ovviamente capisce che sto combattendo……………………… NOOOO! …..(arimaledetti dadi)…….. e’ convinta che io sia entrato nel mezzo a ballare spinto da non si sa bene quale spirito di emulazione, percio’ mi incoraggia applaudendo e inneggiando.

Schivo per fortuna una coltellata e cerco di colpire un’ altro ballerino con un altro calcio Laterale al mento, per evitare che colpisca la dottoressa danzante…………….. TIRO 94…….. RITONGA FANGAWAA di nuovo Heather Parisi e di nuovo il pubblico che non si accorge di niente , come i miei compagni del resto, questa volta mi becco una coltellata alla schiena per fortuna di striscio!!!!!!!!!!……………………………….. ALLORCHE’ FORSE QUALCOSA SI MUOVE!!!!!

Il Dott Ford, alias Indiana Jones, alias Tommy, finalmente ha finito di fare Fumble sui tiri di intelligenza, si accorge che: non sto ballando, che i ballerini sono in trance, che io sto combattendo, e che anche mi hanno ferito. Cavolo quante cose tutte insieme, lasciamo perdere….

ENTRA IN AZINONE il Dott FORD!!! Colpito da Sindrome di EMULAZIONE, vedendo Dylan Dog propinare calci laterali come uno Pseudo Chuck Norris ma senza ottenere buoni risultati, si lancia di corsa con un Potente Urlo!!!!! e Come la scena finale di Bruce Lee nel Furore della Cina Spicca un Calcio Volante!!!!!!!!………………………

……………………………………………………………….

Punteggio di calcio Volante del dott Ford 25%…..(cioe’ con 25% come cazzo ti viene in mente di fare un calcio volante)……………………………. Tiro di dado del dott FORD 100……..(e qui mo so cazzi!)………………

Esecuzione della scena!!!!

Il dott Ford parte di corsa, si libbra nell’ aria coordinandosi per un calcio volante ai danni di un ballerino, urlando come nei migliori film di Bruce Lee YATOOOOOOOOOOHHHHH:::::AAAHHHHHHHAHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!! l’ ultima parte e’ invece un urlo di terrore DATO CHE MANCA clamorosamente il bersaglio e si INFILA DIRETTO DENTRO IL POZZO intorno cui, ricordo, i Ballerini stavano danzando. La caduta e’ rovinosa, il Pozzo fondo, Il dott Ford Morto!!!!!!

A quel punto ironia della storia, tutti si alzano e corrono compreso RAMBO, l’ altro mio compagno, non per fermare i ballerini ovvio, ma per vedere cosa fosse successo al dott Ford e tentare di soccorrerlo. Fortunatamente nella confusione il Bokor spintonato non riesce a continuare il tintinnio del suo bicchiere, levando dalla sua possessione i Ballerini.

In un modo o nell’ altro, anche se a costo della Vita, anche se in modo un po’ Fantozziano, il dott Ford e’ riuscito a salvare la Dottoressa.

Dott Indiana Ford

Non Riposa in Pace!!

PS. sempra che il personaggio del Panda inspiegabilmente volesse portarsi dietro il corpo morto del dott Ford per utilizzarlo come Ariete e sfondare la porta di casa sua che inspiegabilmente a suo dire ……………………… sembra ……………………. Pare ……………. Si Mormora …………fosse sbarrata addirittura dall’ interno.

Verita’……….. O semplice Vendetta!!!!!

by Cainos 

OMAGGIO A BROM

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Un omaggio al grande Brom, che ci ha ispirato con le sue immagini darkeggianti e i suoi colori sanguigni. Uno dei migliori illustratori fantasy di mia conoscenza.

L’EPOPEA DEL DRUIDO CLARKO

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PERSONAGGI

FEALIADIS: Primo Ministro del Regno Silvano
MEALIADIS: Amico Elfo
FEALIDOR: Re Silvano
KIRKALAD: Un Mercante
OCCHI DI SABBIA: Un Saggio
ODERIK: Un saggio dei Nani
REDNIS: Amico dei Nani
KEVIN DORNERYLL: Erendil, Salvatore dell’Albero
HEYERDALL DORNERYLL: Red Arrow, fratello di Kevin, Salvatore dell’Albero
ALF: Feadil, Salvatore dell’Albero (Treekeeper)
ERISTELLE DORNERYLL: Granalf, Salvatore dell’Albero
EMERALD: Long Runner

PELOSINO: Elfo corrotto e deforme.

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IL DISCORSO INSIEME ALL’ALBERO DELLA VITA NEL REGNO SILVANO

Incomincia la sua narrazione parlando di “Ilsundal”, suo creatore, che aveva guidato gli elfi in Evergreen. Racconta una breve storia del popolo elfico fino ad arrivare alle “Distruzioni”.
La prima Distruzione si consumò perché gli Elfi intrapresero la via del male. Gli dei così punirono gli elfi insieme ai loro alleati con la “Pioggia del Fuoco”, fatto che risale a 4000 anni prima.
Fu sempre a causa degli elfi che si consumò, pochi anni più tardi, la seconda Distruzione. Questa volta fu per mano del “Gelo”.
Passarono i secoli ed il male tornò, carpendo il segreto del “Tempo”. Gli dei salvarono di nuovo il mondo dal dominio del male per mezzo della terza Distruzione, che si verificò attraverso la potenza dell’acqua.
Per richiamare la quarta Distruzione, e sconfiggere così nuovamente il male, dovranno essere aperte molte porte. Una di queste porte è il druido Clarko, che solo con l’aiuto delle persone a lui vicine, riuscirà a spalancare la porta che è in lui.
Il male sa che esiste la possibilità di un nuovo cataclisma, e vuole ovviamente evitarlo.
Il druido Clarko dovrà portare a termine il suo compito per far si che la distruzione avvenga, e questo è fondamentale. Il male non è mai riuscito in precedenza ad evitare queste Distruzioni, ma se ciò dovesse accadere adesso, tutto sarebbe perduto.
La Salvezza viene da un punto non ben definito del cielo ed arriva volando.
La salvezza del Druido è la salvezza di tutto.
Gli altri Druidi già sanno. Essi sono i Preservatori dei Sigilli che gli dei hanno donato ai semi-umani.
Il druido Clarko è il Preservatore del Sigillo Elfico.
I Preservatori sono coloro che dovranno far rispettare il corso del destino.
Altre persone delucideranno la mente del Druido sui futuri movimenti.]

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IL DISCORSO CON IL SAGGIO (OCCHI DI SABBIA) NEL REGNO SILVANO

Inizia narrando la missione dei Preservatori dei Sigilli e mostrando i loro volti. Non rivela la sua identità, ma i tratti del suo volto e la sua aurea lo dipingono come un entità di grande cultura. Sembra conoscere qualsiasi dettaglio sugli eventi accaduti al Druido e ogni singola parola del discorso con l’Albero della Vita.
Accenna così all’entità malvagia da combattere.
Ciò che ha contribuito allo sviluppo del male è un libro: il Metic-Lee. Esiste da più di 5000 anni.
Il libro si serve ogni volta di una persona per raggiungere il suo scopo. Fu fondamentale anche nelle altre distruzioni, ma il ciclo attorno a tale oggetto, che poteva portare all’annientamento del bene, non fu mai ultimato.
Nella quarta Distruzione Adam, custode del Metic-Lee, è riuscito in parte a percorrere questo ciclo. La magia contenuta nel libro è di gran lunga superiore a quella druidica (spiega questo facendo il seguente paragone: “una mosca sulla schiena di un gigante”).
Poi Occhi di Sabbia si prende la responsabilità di parte dell’accaduto. Se Adam è riuscito ad arrivare dove è, non è colpa del druido ma in parte sua, e adesso è troppo tardi per rimediare (anche se le sue risorse sembrano illimitate).
Alle domande del Druido sui punti più oscuri del discorso con l’Albero della Vita, il saggio risponde:
“Quello che tu non sai è come una porta chiusa”.
“Il tuo futuro prossimo si consumerà con il trascorrere delle ore”.
“La tua mente e i tuoi pensieri sono più precari di quelli di altre persone. Il sapere ti raggiungerà con il dovuto riguardo”. (Riferendosi ad Ambra ed il mistero dell’uccello).
“Sono diverse le persone che hanno il potere di mostrarti il futuro che ti attende. Una di queste sono io, l’altra potrebbe anche essere lo stesso Pelosino”.
“La tua porta può essere aperta con l’aiuto di altre persone. Queste potrebbero essere anche Kirkalad e Mealiadis”.

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ALTRE NOTE

Gli Elfi Scuri sono i servitori di Rafiel e cercono di invadere Canolbarth.

L’Uccello legato ad Adam ha un apertura alare di circa 30 metri, occhi vitrei, colore scuro, becco molto lungo e manto poco piumato.

Il primo albero della vita fu quello del Regno Silvano. Fu creato per celebrare la cerimonia del “Cambiamento del Tempo”. Era il 1800 AI.

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LE MAPPE DI GIOCO

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Le mappe hanno un significato importante nel gioco. Ci aiutano ad immaginare la scena e servono a indicare nel dettaglio le strategie di combattimento dei nostri personaggi. Col tempo, questi foglietti volanti, diventano delle vere e proprie reliquie, specie se chi le disegna è uno come il vecchio DM Walter.
Ecco qui una prima sequenza. Tre testimonianze delle quali due appartengono alla famosa avventura di Flora.

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DRAGO ROSSO

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Era il periodo in cui si organizzava tornei di D&D che ebbero anche un discreto successo: si chiamavano l’ Artiglio di Cristallo. Protasgonisti Zisa e Cionco, ed altri…

Ci stavamo organizzando l’ avventura da creare per i partecipanti, ovviamente la solita avventura maggiormente da dungeon, per essere meglio gestita nelle 3 ore di gioco.

Cmq lo Zisa aveva progettato che all’ interno del Dungeon ci fosse un Drago Rosso, il che per pg di max 4 livello e’ un bel dire

Cmq ecco qua il dialogo:

Zisa: -Allora a questo punto i giocatori entreranno in questa stanza e troveranno una ragazza incatenata la muro –

Cionco: – Bella come idea ! –

Altri: – Vai avanti Zisa –

Zisa: – Infatti qui viene il meglio perche’ se i giocatori sono furbi (faccia soddisfatta dello Zisa) noteranno che per terra ci sono molti ma molti tesori (faccia sempre piu’ soddisfatta dello ziza)

Altri e Cionco: -………………covone……………………-

Zisa (imperterrito): – Infatti la ragazza che ha i capelli rossi, (la soddisfazione dello Zisa in questo passaggio raggiunge dei livelli inimmaginabili 🙂 ) in realta’ e’ un Drago Rosso con sembianze umane, ed e’ molto geloso del suo tesoro, percio’ dopo le sue richieste di aiuto, non appena verra’ liberata si trasformera’ in drago attaccando i giocatori, (lo Zisa ammicca vistosamente) ovviamente per la trasformazione impieghera’ un round, quindi i giocatori potranno attaccarlo per primi, o meglio fuggire.

Altri e Cionco : – covone: …………….ancora Covone……ANNICHILIMENTO………………-

Cionco: -Ma quanta intelligenza ha questo drago??????-

Ziza: -Eh si lo so! e’ Molto Astuto (risponde lo Zisa ben soddisfatto della sua creazione!!!)

( Ora dovete sapere che il tale Cionco era da piu’ di 6 anni che giocava un elfo di nome Raoul, divenuto poi un signore dei Draghi Rossi, quindi era molto orgoglioso e molto suscettibile sull’ Argomento)

ECCO DUNQUE CHE PARTE IL CIONCO IN FRENZY: (mi dispiace solo che non lo potete vedere in faccia perche’ fu qualcosa di stupendo e grottesco allo stesso tempo, tale fu la sua FOGA e ENFASI!!!)

Cionco: – NO!………. NON E’ ASTUTO…………, E’ UNA FAVAaaa!!!!!! (lo ziza sobbalza 🙂 ) Ma che centra il Drago CHE SA’ che arrivano i giocatori, ed e’ logico CHE LO SA, altrimenti NON AVREBBE LA BRILLANTE IDEA DI RIMANERE A VITA INCATENATO A UN MURO SOTTO LE MENTITE SPOGLIE DI UNA MAIALA, quindi ripeto, lo sa che devono arrivare i giocatori, e’ Geloso del suo tesoro!!!! E CHE SI INVENTA?? ASPETTA CHE MI INCATENO COSI’ GLI FO IL TRABOCCHETTO! –

(a questo puinto sebbene sembri impossibile la foga del Cionco raggiunge delle vette assurde!! )

– TE LO DICO IO CHE c*##o FA IL DRAGO ROSSO, SI METTE IN FORMA DI DRAGO ROSSO PERCHE’ E’ QUELLA LA SUA FORMA, SI METTE CON LE SUE ENORMI ORECCHIE DI DRAGO ROSSO APPOGGIATO ALLA PORTA E APPENA SENTE I PASSI DI QUEI DODDI CHE GIRANO PER IL SUO DUNGEON SI PREPARA!! E COME I DODDI APRONO LA PORTA DELLA SUA STANZA LUI E’ GIA LI CON IL SUO BEL FACCIONE DI DRAGO ROSSO E GLI SPATASCIA NEL VISO 15D6 DI SOFFIO DEL DRAGO A TUTTI QUANTI MANDANDOLI AL CREATOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!

QUESTO E’ QUELLO CHE FAREBBE UN DRAGO ROSSO!-

Zisa: ANNICHILITO!!!

Cainos e gli Altri, da prima sbigottiti, poi scroscianti gli applausi!!!!!

by Cainos

CAMBIO DEL LAYOUT

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Clarko

Ho cambiato layout al sito e ci ho messo un po’ di immagini clikkabili sulla barra laterale. Non mi piaceva molto quell’altro, e questo, anche se é piú semplice, mi sembra piú inerente all’argomento.

Interessante questo scambio di interventi tra due vecchi cospiratori di ruolo, sull’ultimo post “Gli Eventi che Seguirono l’Ultima Giocata”. Una sorta di gioco on-line sulla testimonianza. Chissá se il vecchio master Wolly interverrá sulle conseguenze da lui stesso create. Il morbo del gdr é una strana malattia…

Propongo qua sopra l’arazzo del druido Clarko, un meraviglioso sguardo sul mondo di Mystara, all’epoca in cui i dadi non riuscivano a rimanere piú di poche ore dentro i loro sacchettini.

GLI EVENTI CHE SEGUIRONO L’ULTIMA GIOCATA

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UN COMMENTO LASCIATO SUL SITO DI KHARONTE, DIVENTA UNA GRANDE TESTIMONIANZA DI GIOCO. LO RIPORTO FEDELMENTE SU QUESTO POST.

La necromante si ritrovò catapultata in un altro universo,
illusorio quanto il suo, di questo ne era certa,
ma governato da un altro Demiurgus.

Lo spirito che reggeva stabile quel micromondo era antico,
aveva percepito la sua essenza nel suono di quello spazio,
di quell’attimo che esisteva solo grazie al pensiero di Walter.

Era quello il nome che la necromante aveva percepito,
il vero nome dell’altro Generatore di Mondi che l’aveva chiamata.

Opaco come uno specchio sopraffatto dalla polvere degli anni,
l’avatar di Walter si stagliava ora davanti a lei…

“Avete accettato il mio invito, amici…”

Solo ora sorella S. si accorse degli altri,
riuniti in cerchio, in silenzio,
strappati dai loro nidi di oblio.

Ecco Gregerg, iniziato della sfera Radiosa,
testa rasata ed abiti logori,
più simile ad un mendicante che a un cronomante,
ad un pellegrino in eterna ricerca di un senso perduto.

Forse è per questo che erano stati chiamati…
Per ritrovare un senso sepolto sotto anni di silenzio.
Perchè ognuno di loro era legato da qualcosa che fu comune,
di incomprensibile ed illogico, ma comune.

Sorella S. tentò di percepire le essenze dei suoi compagni,
la sua cecità la aiutava a non credere agli inganni della vista,
stese le mani davanti a se e supplicò il dono della vera visione:
Subito l’elfo in armatura di cuoio,
armato di una spada corta spuntata,
gli apparve nella sua intima, malefica, essenza.
La forza vitale del “maestro”,
(così era chiamato nelle antiche tavolette Slaan)
riusciva a stento a mantenere il suo avatar illusorio:
l’elfo sfasava la sua immagine in quella di un demone cornuto,
dal volto olivastro e ghignante,
curvo sotto il peso del suo mantello…
La sua bocca grondava bava
ed i suoi occhi erano neri come la paura.

Altre figure si stagliavano nella penombra,
aveva riconosciuto subito l’equilibrata forza di Clarko il druido,
unita a quella di Angus del Loto Nero e di Jamun, il falco solare,
la triade di spiriti supremi, tre specchi dello stesso essere,
uniti nell’avatar del grande sorvegliante dell’universo,
conciliatore ed ambasciatore delle forze primordiali.

Aveva percepito la Vita di Ryek, l’elfo dei venti,
sfuggente come una ciclone di Kaldmont,
invisibile come la brezza del mattino.
I suoi lunghi capelli argentati erano ora legati in unica treccia,
lunga e sottile, come una vivente coda di una fiera affamata.

Ma fu quando percepì il vampiro davanti a se,
appena ridestato dal suo torpore dalle sue fedeli Gargoyle,
affamato, antico,
bellissimo e tetro come una sublime alba di morte,
che sorella S. comprese l’entità di quella chiamata,
la vastita della sua importanza.

Radluck Emey Dzaian, Gregerg Etim Lao, Rayek, il Maestro,
il concilio dei Druidi supremi, e lei, la necromante cieca…
tutti riuniti al cospetto del Demiurgus Primigenio.

“Sapete chi siete?”

Disse la voce tremenda e lontana, impercettibile con le orecchie,
ma chiara e limpida se ascoltata con la mente.

Fu Sorella S. a parlare, d’istinto, senza riflettere,
come non aveva mai fatto prima d’allora:
con la sua voce di carne e sangue, con il suo simulacro lontano.

Tutto, nella sua mente, iniziava a prendere forma…

Un tavolo, una pelle di mucca,
bottiglie di liquori e pozioni sparse ovunque,
l’aria satura di erbapipa,
solidi platonici cristallizzati che ruzzolavano ovunque…

Sorella S. aveva risalito il cordone d’oro della sua voce
ed aveva visto con i suoi veri occhi:
la riunione degli Antichi Dei stava avvenendo,
in quel momento magico, in quel preciso attimo…

Riuscì a vederli tutti,
ma non riuscì a guardare negli occhi se stesso,
nessuno specchio era presente nel tempio,
nessun riflesso tradì le leggi della luce.

“Siamo entità astratte di puro pensiero
generate da Dei remoti e lontani…”

Sussurrò la necromante.

Un sorriso si stagliò nel volto dell’avatar divino,
poi Walter stese le braccia ed una grande luce bianca li avvolse;
il sogno era finito con la stessa rapidità con cui era nato.

Una breccia nel multicosmo.

Un’altra anomalia nell’universo.

Un addio, un suo ultimo saluto…

Oppure un ritrovato inizio?

Il concilio degli antichi dei fu di nuovo sciolto,
gli avatar si dissolsero, come la brina a mezzogiorno.

Gli antichi dei tornarono alle loro esistenze,
così diverse, così uniche, magiche, irripetibili,
scrigni preziosi di entità parallele che in loro ancora vivono.

“Il grande dilemma rimane lo stesso…”

Pensò tra se e se Sorella S, al ritorno nella sua antica torre.

Sfiorò le consunte pagine del libro maledetto,
cosciente che in nessuna di esse avrebbe trovato la risposta…

“Perchè ci creano e poi ci dimenticano?”

La necromante sospirò a lungo…

“Perchè l’antico Demiurgus ha abbandonato il suo universo,
lasciando che il grande oblio divori le sue lande,
i suoi picchi, le sue città, i suoi popoli…
La Bellezza non si rivela che agli occhi degli iniziati,
e chi dimentica il suo valore si condanna all’assenza di miracoli.
La bellezza della fantasia non ha un costo, un vantaggio o prezzo,
è e rimane un VALORE: quella scintilla di vita che sembra insignificante è la radice di ogni frutto che un uomo produce…
Seccate le sue profonde e ramificate appendici, l’albero è destinato ad invecchiare rapidamente e torcersi su se stesso,
in una rapida agonia…Perchè scegliere questa fine tragica?
PERCHE’?”

Gridò Sorella S., ma solo il vuoto delle sue stanze rispose,
con un eco gelido ed inquietante…

Mystara,
6 Ambyrmont 1028 D.I.

T.G. 2008

CICO DEGLI SCREWDRIVERS

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Nel 2002 scrissi un manuale di gioco di ruolo ambientato nel mondo dei Guerrieri della Notte, il celebre film cult di Walter Hill del lontano 1979. La prima edizione del manuale è scaricabile qui, ma ho intenzione di rinnovare il progetto e pubblicarlo su Lulu entro la fine di questo anno.
Il nostro gruppo giocò tre o quattro serate, e ne uscirono delle cose carine. Ricordo la gang dei ragazzi, gli Screwdrivers, italoamericani scapestrati sempre pronti a dare di mano e a scopare le fighette dei loro rivali.
Piú sotto potete leggere il background del personaggio di Enrico, il grande Cico.
Breve ma intensa, rimane sicuramente una grande testimonianza di gioco.

Cico è uno dei tanti ragazzi frutto di una generazione cresciuta nel disagio, frutto di una vita senza sbocchi e senza speranze, lui come molti della sua generazione è nato e cresciuto e probabilmente sarebbe morto nello stesso quartiere, se non fosse stato costretto ad andarsene. I suo occhi sono pieni di immagini, sempre le stesse vie dove giocava a baseball, tutto il santo giorno agli angoli delle strade, i muri sporchi, le urla del padre, i silenziosi singhiozzi di sua sorella Maria che sentiva ogni notte prima di addormentarsi, piccoli retaggi di memoria, che pochi vorrebbero fosse raccontata.
Suo padre Alonzo lavorava presso una acciaieria ai margini del Bronx, canuto e grasso
portoricano, dopo aver perso il lavoro per alcolismo, aveva scaricato tutto l’odio represso sulla famiglia, arrivando a picchiare puntualmente la moglie e i figli… o almeno fino a quando Cico non crebbe abbastanza. Il disagio, l’ambiente e molti altri fattori hanno fatto di Cico un ragazzo violento, pronto agli scatti d’ira e sadico, eppure sua madre afferma che da piccolo fosse un bambino molto dolce e sensibile, o almeno lo era sino a quel fatidico 4 luglio…
Spesso basta poco per cambiare la vita di una persona, per prendere una strada da cui non si può far più ritorno. Sua sorella quel 4 luglio era convinta che i genitori non avrebbero scoperto il suo piano, organizzato giorni prima. La versione ufficiale voleva che quella notte di festa l’avrebbe passata a casa dell’amica, dai Signori Godwin. Invece lei e la sua amica, convinte di essere abbastanza grandi per uscire senza essere accompagnate dai genitori, raggiunsero di nascosto una festa del quartiere organizzata da una banda. Gli eventi, l’alcol e l’ingenuità delle due ragazzine le portarono ad essere violentate senza molti problemi da dei bulli di una della bande del quartiere. Ovviamente la cosa si venne a sapere e causò le ire del Padre. Sbronzo marcio pensò bene di picchiare la figlia e poi la moglie, perché ne prendeva le difese, sino quasi ad ucciderle, se non gli fosse capitato un incidente, o almeno come tale fu presentato alla Polizia.
Infatti pare che Alonzo Alvarez fu lui stesso causa della sua morte, cadendo dalle scale del palazzo e rompendosi schiena, collo e cranio nella caduta, probabilmente mancando uno scalino in preda alla forte sbronza. Da quel giorno Cico smise di giocare a baseball, confidando agli amici che qualcuno doveva avergli rubato la mazza….
Ciò non bastò; due giorni dopo capitò un incidente anche ad uno di quei bulli cosi orgogliosi di avere stuprato Maria. Fu trovato morto in un vicolo buio. Qualcuno gli aveva fatto una “cravatta portoricana”, squarciandogli la gola probabilmente con un rasoio, e tirandogli fuori la lingua per poi lasciarla penzolare in bella vista. Nel guaio che ne seguì la madre di Cico, donna di origini siciliane di poche parole ma dal grande intuito, decise che era meglio lasciare il quartiere per tornare a Brooklyn dove era nata e dove i suoi genitori vivevano ancora. Da lì in poi per Cico e la sua famiglia dovettero abituarsi ad una nuova vita in un nuovo quartiere…

FLORA

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Ricordare Flora?
Un compito davvero difficile…
Flora è stata un’avventura che è rimastra scolpita nella leggenda. È sfumato il ricordo ma è rimasta la sensazione.
Credo che corresse l’anno 1992, ma potrei ingannarmi. Non sono bravo con i dettagli, per questo ho sempre cercato di appuntare tutto quello che potevo.
Di Flora ricordo l’interpretazione del mio controverso personaggio Yamun Oktai, shamano dell’Ethengar, e l’inizio delle avventure del mitico vendicatore Aramis. Ricordo le serate dal Mirko, fino al mattino, aiutati da ettolitri di birra e caffè. Ricordo l’oscurità del dungeon, i non morti, il sortilegio di un libro. Ricordo un master talmente imparziale che sfiorava l’antipatia, regalandoci proprio per questo una delle giocate più appassionanti della nostra storia di players.
Di Flora conservo un foglietto bianco con alcuni frasi. Eccole…

Solo quando l’argentea lama di Zaul, a te donata nel momento in cui avevi raggiunto la vera fede, sarà domata e compresa, noi ormai estinti servitori di ZAUL L’INCUBO CHE VIAGGIA NELLE TENEBRE, sarai liberato dalla prigione che affligge la tua tormentata vita nell’eterno regno dei morti; peristi a causa del fallimento del Sacerdote dei Felestril, Heuriman, che impedì al tempo purificatore di annientarti. Solo allora rinasceranno i servitori di Zaul per salutarti. Ora noi antichi fedeli nell’impossibilità di domare la nera rabbia tagliente, abbandoniamo te qui grande sacerdote di Zaul.

Lord Essad Moorckraft

C’è ancora qualcuno capace di ricordare Flora?