I Giocatori si apprestano al Cancello del Sogno. È un simbolo che divide i due mondi, quello della realtà e quello immaginario in cui dimorano le storie. Le chiavi di quel Cancello ce le ha il Master. Sono le parole che introducono l’avventura, una sorta di rituale per la trasmigrazione della propria identità, da quella di giocatore a quella di personaggio.
Master Tommy mi ha inviato una delle chiavi dei suoi mille cancelli, una testimonianza forte che ci ricorda il “passaggio” e l’importanza di discernere la fantasia dal reale, non per sminuire la prima ma per collocarla in un posto ben definito, né più né meno importante.
Grazie Tommy.
L’EREMO DI THULAS
Il Tempio degli Elementi
“Ogni avventura è una storia, ogni storia è un avventura. È sempre vero questo?
Ci sono storie che non valgono la pena di essere raccontate, altre che sono impossibili da scordare. Esistono storie segrete, indelebili nell’intelletto. Esistono storie romantiche, sognanti, deformi, dove il significato si trasforma in estetica, dove l’immagine sostituisce il significante. Storie apparenti, illusorie, ma anche queste storie spettrali celano un desiderio nascosto, una spinta o pulsione: poiché tutte le storie appartengono alla stessa Biblioteca che è la Vita.
Ogni storia è un esperienza. Ci sono esperienze particolari nella vita, eventi così diversi dal mondo dei sensi da apparire innaturali. A questi fenomeni l’uomo ha risposto con un codice, un linguaggio oscuro, velato alla profanità. Così una disciplina in bilico tra ragione e fede, un androgino di luce e ombra alla ricerca dell’unione col tutto, si fece largo nella mente dell’Umanità, scovando storie segrete nel libro del mondo.
I metalli divennero fluidi, plasmabili alla volontà del fabbro, i numeri divennero mattoni per la costruzione della torre matematica. Ogni legge della natura veniva deposta dalla sua bara di fango e studiata al lume della grande arte. Questa avventura non pretende né desidera essere una glorificazione di tale arte come unica fonte di conoscenza, né come un inno all’alchimia nel tempio delle arti, nonostante l’enfasi innamorata della mia scrittura sofista.
È una semplice storia che racconta di un monastero, un piccolo eremo fondato da Oglakhan l’antico, monaco dell’equilibrio. Parla del rituale che ogni Era processionale egli compie a Thulas, per propiziare gli elementi e poter beneficiare delle loro benedizioni. Esistono innumerevoli risvolti per questa prefazione, queste pagine vogliono perciò essere soltanto lo scheletro dell’avventura, flessibile e plastica ad ogni mutazione, una storia che si ispira a quelle visioni del mondo così innaturali da sembrare vere.
RICORDIAMOCI CHE È SOLO UN GIOCO
Ogni trattato o testo nell’avventura non è attinente con la nostra realtà, tutto è stato mutato per esigenze di copione e ambientazione. Questa è una storia sospesa nel sogno, dove solo le citazioni riescono a varcare i due mondi.
Spero perciò che questa sessione vi regali esperienze che possano allietare il vostro viaggio nella biblioteca dalle infinite storie che con estrema rozzezza chiamiamo “Vita”.
Buon Viaggio e buon Divertimento.”
Tommy
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