IL CASTELLO DEGLI INGANNI

1 commento

Giocata ieri pomeriggio insieme a l’ennesima interessantissima “International Felloship” (un americano, due francesi, uno svedese, due olandesi e il sottoscritto “Italian Master”), l’avventura “Il Castello degli Inganni” è un modulo per Dungeons & Dragons prima edizione ma facilmente adeguabile anche ai sistemi di gioco più recenti, anche se l’idea sarebbe quella di giocare all’insegna del revival. Ieri tutti quanti hanno recepito il messaggio e per questo ne è nata una divertentissima session, con molto “role playing” e poco “roll playing”.

Leggendo l’introduzione all’avventura si capisce subito il legame con questo stesso blog, che è una sorta omaggio ai venti anni di gioco di ruolo del mio gruppo. In un certo senso la storia di questi sei personaggi prefabbricati, protagonisti del “quest”, è una specie di provocazione, un modo simpatico per riflettere giocando.

Scaricatela in pdf e leggetevela, anzi giocatela! Sicuramente vi farà divertire.

Introduzione dell’avventura

A venti anni di distanza dalla loro prima avventura, un gruppo di eroi stagionati viene invitato presso il nuovo castello del Mago Tiaseis, l’unico della compagnia ad aver fatto carriera e ad essere diventato uno degli uomini più potenti del Granducato di Karameikos. Dopo aver mostrato ai vecchi compagni la sua nuova e opulente tenuta, Tiaseis li invita a sedersi attorno al lungo tavolo di quercia della sala da pranzo per consumare insieme un banchetto a base di cacciagione, formaggi di grotta, focacce appena sfornate ed un fantastico vino ambrato prodotto dai contadini che lavorano presso la magione. E’ un momento di festa per ricordare i vecchi tempi, per parlare dei rammarichi dei compagni che non sono riusciti a spingersi fino ai titoli di “signore” e per raccontare delle incredibili avventure del mago Tiaseis. Tutto prosegue nel segno del sorriso e della goliardia fino a quando il mago si fa serio ed incomincia a raccontare una storia a cui tutti prestono grande attenzione. Tiaseis parla di una dama di nome Aidadella, tra tutte le donne di Glantri forse la più sensuale e scaltra, e del suo amore per lei. “Ma la vita nasconde sempre l’inatteso, anche quando credi di sapere tutto” dice il mago, accaldato dall’atmosfera e dal vino. “Aidadella riuscì a convincermi del suo amore, per poi ingannarmi e privarmi dell’oggetto più prezioso, uno scettro fatto apposta dal mio dio. Oh quale onta per me, eppure, quando scoprii l’inganno, non riuscii a pensare che a lei. Perchè quell’oggetto non valeva neanche una briciola del suo amore…” Poi si sporge verso i suoi ospiti, li guarda uno ad uno negli occhi e dice “Non fidatevi mai di nessuno, neanche di voi stessi!”
Dopo di che l’atmosfera torna leggera, viene portato il dessert dai numerosi servitori che lavorano al castello, un dolce con frutta e miele. A questo punto il mago si alza e comunica ai suoi amici di voler andar a prendere dalle cantine un liquore dolce molto speciale che a suo avviso è l’ideale per terminare il banchetto. Scompare in una porta di lato della grande sala da pranzo ed è qui che incomincia l’avventura.

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LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE

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NEL 2005 ABBIAMO CERCATO DI TRASFORMARE LE PAGINE DI UN BLOG IN UN TAVOLO DA GIOCO. É NATA COSÍ “LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE”, UN EPISODIO IMPROVVISATO DI GDR ON LINE CHE É ANDATO AVANTI PER QUALCHE SETTIMANA. NONOSTANTE IL SUO FALLIMENTO, RIMANE AD OGGI L’ENNESIMA TESTIMONIANZA DI GIOCO.

sabato, settembre 03, 2005
MONTE VECCHIO

La Locanda del Vecchio Salice si trova in un piccolo paesino tra le montagne di karameikos, un pugno di case che ospitano un centinaio di traladariani, perlopiù pastori.
E’ una locanda di passaggio, confortevole e allegra, almeno fino a quando……..

lunedì, settembre 05, 2005
KARAMEIKOS

E’ sempre da qui che iniziano le avventure!!!
Traladariani, Thyatiani, Baronia dell’Aquila Nera, Ordine del Grifone…….
……quali intrighi si consumano davanti allo specchio d’acqua dal quale prende il nome la capitale Specularum?

venerdì, settembre 09, 2005
SOTTO L’INSEGNA

E’ come se foste all’entrata. Avete appena sistemato i cavalli, vi siete guardati intorno e avete raggiunto la porta di legno sotto l’insegna. Vedete la luce del camino infrangersi sui vetri, e sentite risate e borbottii che vengono da dentro.
Dovete soltanto girare la maniglia, e……………
By LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE,

…giro la maniglia ed entro.. mi guardo velocemente intorno, poi mi dirigo al bancone per ordinare una birra. mentre aspetto osservo la sala in cerca di un posto libero che mi vada a genio.
By Arya, at 01:29

Seduto in disparte in un tavolino ad un angolo della Taverna, ordino un po’ di pane e formaggio e qualcosa da bere. La stanchezza grava sul mio corpo, è evidente. Il mio giovane volto incorniciato da lunghi capelli scuri è la testimonianza della mia precarietà.
Vesto una giacca pesante di colore verde, macchiata in più punti, e dei pantaloni marroni. Il fodero di una spada mi scende lungo una gamba.
By VAHAL, at 12:22

mercoledì, settembre 14, 2005
UNA STRANA ATMOSFERA

Lasciarsi alle spalle il vento e la neve delle montagne e sedersi davanti al fuoco di una taverna è sempre una cosa consolante per un avventuriero. Ma appena entrati nella Locanda del Vecchio Salice non è difficile percepire una strana atmosfera.
L’oste, un ometto gracile di nome Harlin, accenna dei tristi sorrisi, mentre da dietro il banco, con l’aiuto dei suoi due figli Lokye e Devin, serve da bere.
Gli avventori sono pochi e silenziosi. Il fuoco scoppietta sopra ogni altro rumore.
Comunque il gelo è ormai lontano, dietro le pareti di legno della consolante taverna.
posted by LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE at 13:15

entro nella taverna e con fare esitante,mi avvicino al camino,ordinando al momento giusto una minestra calda con del pane.
By caos, at 19:29

Bravo Alas, sei riuscito a postare e sei entrato ufficialmente nell’avventura!!
By LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE, at 19:47

mi controllo in giro,qui c’è un aria tesa,chi sa’perche’?
By caos, at 19:47

Vorrei ricoradare a tutti che è bene descriversi appena fate il vostro ingresso, altrimenti gli altri non hanno idea di cosa siete.
By LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE, at 20:28

un minutissimo e gracilissimo esserino,infagottato da capo a piedi contro il freddo,sta entrando dentro la taverna,ha la pelle bianchina,e gli occhi verdi,ma sembra piu attratto dal calore del camino,che da quello di presentarsi alla locanda.
By caos, at 21:17

la ragazza al bancone ha capelli rosso scuro, lunghi e lisci, intrecciati con fili di cuoio e legati in un’unica treccia che scende fino a metà schiena. Di corporatura minuta (alta + 0 – 1,55 per 45kg), ha occhi blu scuro e carnagione olivastra, è vestita con pantaloni neri di cotone pesante e stivali di cuoio, il mantello nero, con cappuccio, chiuso sul collo lascia intravedere una tunica color sabbia, sempre di cotone, lunga fino sotto il ginocchio e aperta ai lati fino all’altezza dei fianchi, e fa indovinare un piccolo zaino in spalla. Camminando si appoggia a un bastone di legno scuro, semplicissimo e molto liscio, piuttosto sottile e più alto di lei. cerca con lo sguardo un posto libero vicino al camino, poi vi si dirige, fedelmente seguita dal grosso cane lupo entrato con lei (se l’oste l’ha permesso, ovvio!).
By Arya, at 00:36

Entra nella taverna un uomo piuttosto robusto ed abbastanza alto… Dal modo in cui apre la porta sembra avere modi molto grezzi… Veste completamente di cuoio ed ha un pesantissimo mantello di quella che senbrerebbe la pelliccia di un orso… i capelli ricci e scuri sembrano non vedere un bagno da mesi e lo sguardo e pittosto torvo… Appena messo piede nella stanza si avvicina al bancone e guardando l’oste dritto negli occhi ordina birra e cibo. poi si gira e con i gomiti appoggiati al banco studia con attenzione la stanza e tutti gli avventori…

By ragor, at 03:12

P.S. ragor si chiamera’; RUD HIRA
By RUD HIRA, at 03:44
un vecchietto con la pelle del viso incartapecorita. coperto da un mantello lacero consumato dagli anni di utilizzo. rasato con qualche dreed che spuntano sulla sommità del capo. Gracile di aspetto anche se flessuolo nei movimenti.
Una fisionomia vagamente orientale, espressione serena, poche variazioni di umore, molti sorrisi di circostanza.
entra senza fretta, si aiuta nel camminare con un bastone da passeggio. ha in mano una specie di ciotala in coccio. inizia a fare il giro dei tavoli e degli avventurieri…chiede qualche spicciolo, un povero vecchio chiede un tozzo di pane…
By Aramis, at 08:56

Lascio scivolare qualche moneta di rame nella ciotola del vecchietto, farfugliando le parole “Che Halav ti protegga buon uomo!”
By VAHAL, at 13:07

Ancora una volta, la porta della locanda sia apre,portando una ventata gelida. Fa capolino dalla porta una figura bassa e corpulenta che alla luce fioca dalla stanza si mostra essere un nano. Chiusa la porta, borbottando tra se e se qualcosa di incomprensibile, mentre si leva il cappuccio mostrando il volto da vecchio, la testa è calva e con macchie di vecchiaia, il viso scavato dal tempo e dalle emozioni e incorniciato da una barba lunga e incolta. Le sopraciglia, esageratamente lunghe e bianche coprono quasi del tutto gli occhi, attenti e furbi nonostante l’età veneranda. Il nano dopo essersi guardato intorno e si dirige al bancone, osservando di sbieco e con diffidenza il grosso lupo accanto alla donna. << Salve Oste, del cibo caldo e una birra… possibilmente non annacquata >>. Mentre il nano si toglie il grosso zaino dalle spalle, dove vi è appeso un po di tutto, la sua attenzione si focalizza sul vecchietto che circola per i tavoli, lo osserva, prima con diffidenza, poi fa cenno all’oste abbassando la voce << Del cibo caldo anche per il vecchio, pago io per lui… >>
By Enrico, at 13:12

“Mi dispiace Nano. Vorrei poterti dare un bel boccale della nostra ottima birra scura, ma purtroppo non mi è permesso” risponde Harlin da dietro il banco.
“Però che ne dite di un bello stufato e del sidro leggero?”
By LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE, at 14:50

Il nano sentendo le parole del giovane figlio dell’oste, batte un pugno sul bancone, infervorandosi << Giovanotto ! Cosa significa non ti è permesso ?!? Sidro leggero ! Piuff… roba da donnicciole. Voglio la birra e la voglio ora ! >> . Il nano riflette un attimo su quello che ha detto, poi osserva di sbieco la ragazza accanto a lui, lievemente imbarazzato.
By Enrico, at 15:25

l’energumeno al bancone osserva la scena ed accenna un sorriso… poi si dirige verso la sala cercando un tavolo libero. mentre lo cerca si avvicina al mendicante e gli butta nella ciotola una moneta d’argento dicendo: “tieni amico… so cosa vuol dire essere affamati…”
By RUD HIRA, at 15:36

L’oste si guarda intorno, quasi timoroso, poi si rivolge al nano in un sussurro:
“Mi spiace davvero, ma se non vogliamo entrambi andare incontro a dei problemi è meglio non insistere sulla birra”.
Torna ad asciugare una tazza ed aggiunge:
“Ci sono troppi occhi ed orecchi attenti attorno!”
By LA LOCANDA DEL VECCHIO SALICE, at 17:44

il suono del flauto inizia lento, caldo, una musica calma, forse un pò malinconica, ma rilassante avvolge l’ambiente. il lupo alza un attimo la testa, poi si avvolge su se stesso e si rimette a dormire. la ragazza, piuttosto giovane a guardarla meglio, continua a suonare, gli occhi persi nel vuoto di ricordi andati.
By Arya, at 00:25
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