Almeno che non si giochi un personaggio del Richiamo di Cthulhu o di Paranoia, è normale che ci si affezioni alla propria scheda. La creazione di un PG è un vero e proprio travaglio, non solo per la scelta della professione e della razza, ma per tutta una serie di dettagli che rendono il nostro eroe unico. Il Master sa che non può eliminare dal gioco un personaggio con troppa leggerezza, e per questo motivo usa degli stratagemmi per evitare di deludere i suoi giocatori e non doverli costringere a ripartire da zero.
Se durante il corso dell’avventura i PG, a causa di alcuni sfortunati eventi, si troveranno faccia faccia con la possibilità di morire, al Master non rimarranno che due alternative; giocare onestamente l’avventura e in un secondo tempo riparare alla morte dei personaggi con qualche intervento divino, oppure giocare rigorosamente dietro il screen e truccare i propri tiri salvando così la pellaccia a tutti. Dal mio punto di vista credo che questo secondo metodo sia più indicato.
É vero che il Master non dovrebbe pilotare troppo il gioco per non rendere ogni combattimento scontato, ma il nemico super corazzato che sbaglia una serie di facili colpi è davvero più incredibile della mano di un dio che scende dal cielo a resuscitare i corpi dei poveri caduti?
Può succedere che la morte di un PG diventi una buona occasione per far prendere all’avventura un nuovo corso. Ricordo una campagna di molti anni fa in cui, per far resuscitare un personaggio, il gruppo deviò il suo camminò facendo alcuni sorprendenti incontri. La scelta del DM di trasformare la campagna in una missione per resuscitare un compagno di avventura, si rivelò decisamente molto meno scontata del classico chierico di passaggio con l’incantesimo resurrection pronto all’uso.
A volte la morte di un PG, con susseguente resurrezione e malus derivati, potrebbe essere considerata una sorta di “punizione” per una giocata sbagliata. In certi casi questa decisione può essere giusta, ma il Master dovrebbe sempre cercare di non cadere nell’assurdo. Se proprio un personaggio “ha da morì”, che lo si uccida con tatto e lo si resusciti con stile, mostrando sempre quella disinvolta sicumera tipica dei grandi Dungeon Master.
Feb 12, 2011 @ 12:57:48
Feb 17, 2011 @ 13:51:30
Anche io preferisco il secondo metodo, in ogni caso, se il PG deve morire che sia in un combattimento significativo e da eroe.
Feb 18, 2011 @ 18:17:15
Alla fine quello che conta di piú é il realismo…:)))) Grazie per il commento S.
Feb 19, 2011 @ 00:27:25
Di nulla, complimenti per il blog! 😉
Apr 25, 2011 @ 12:23:23
Giu 12, 2011 @ 12:30:06
E’ il sistema che ho adottato per molto tempo. Poi però mi è venuto a noia. Alla fine lasciavo ” morire ” i pg proprio se questi si lanciavano a capofitto nel pericolo anche dopo molti avvertimenti. Altrimenti ” baravo “.
Poi però ho cambiato idea, siamo tornati molto indietr, ad una filosofia molto più old school ( e gamista, quindi ). Tornati a D&D Becmi ora giochiamo lasciando, come è giusto, la decisione ai dadi, esattamente come da regolamento.
Gli eroi, per chiamarsi tali, devono anche sapere qando fuggire. Adesso i miei giocatori sono molto felici, perchè nulla è scontato e se si mettono nei guai è perchè li hanno cercati loro ( stiamo tenedno un approccio molto sandbox ), mentre io non mi annoio più come prima, anzi, ho cominciato a ” giocare ” anch’ io e a divertirmi un mondo.
^^
Giu 13, 2011 @ 16:08:25
Master T, la scelta tua e del tuo gruppo è comprensibilissima, anzi, credo che alla fine sia la più giusta, sempre che tutti siano daccordo. Perchè alla fine è solo un gioco, e andrebbe preso come tale… Ma ricordo che ai vecchi tempi se ammazzavi un PG certe persone non ti parlavano più! 😦
Giu 14, 2011 @ 17:58:01
E’ per questo che passai al metodo: falli rimanere vivi, magari seriamente feriti, ma vivi.
Alla fine ho parlato franco ai miei giocatori, ho spiegato loro QUANTE volte sarebbero morti se non fossi intervenuto personalmente ai dadi; mi hanno detto, a sorpresa, che il metodo gaming sarebbe stato per loro ancora più divertente.
Nessuno è morto ancora, perchè hanno imparato a scappare e a tendere trappole e agguati, invece che lanciarsi a testa bassa.
^^
Giu 14, 2011 @ 17:58:25
Comunque, mi ero dimenticato di scriverlo, bel blog ^^
Giu 14, 2011 @ 18:53:02
Grazie Master T 😛
Ott 24, 2011 @ 15:31:16
Nov 01, 2011 @ 08:14:57